Nel settore delle risorse umane la scelta di un candidato passa attraverso vari canali e principalmente quello delle ‘competenze’ e quello della ‘personalità’. Le prime sono quantificabili e misurabili in maniera oggettiva tramite le esperienze curriculari di studio e di lavoro specifiche e sono comunemente chiamate hard skills. Tra le hard skills più richieste ci sono le capacità di progettazione e integrazione dei sistemi, piattaforme e siti internet, realizzati secondo le regole del web design, fruibili e facili da navigare, sviluppo app e web marketing. In qualità del reparto ICT e marketing in outsourcing sicuramente stiamo cavalcando questa onda.
Le seconde, le cosidette soft skills riguardano tutte quelle capacità relative alla persona (di comportamento, attitudinali, di comunicazione) prese singolarmente e nel contesto lavorativo. Queste sono caratteristiche importanti che riguardano qualsiasi gruppo lavorativo in quanto condizionano in modo sostanziale il criterio con cui affronti le varie richieste dell’ambiente in cui stai od andrai ad operare. Queste doti sono tutte quelle che hai acquisito con l’esperienza e sei riuscito a far maturare durante i vari percorsi di studio e di lavoro svolti nella tua vita.
Quasi il 60% dei leader internazionali ha dichiarato che le soft skills sono ben più importanti delle hard skills. Andiamo a vedere nel 2020 quale sarà l’elenco delle soft skills maggiormente ricercate e le relative competenze trasversali che occorreranno e che saranno richieste in tutti gli ambiti del mondo lavorativo, sia di produzione che di servizi.
Il problem solving, ossia la capacità di risolvere problemi, è tra le prime soft skills ricercate dalle aziende. In passato questo era considerato un processo estremamente logico in cui il rigore e la razionalità erano i fattori predominanti. La tua esperienza di problem solving deve essere mirata al completamento della logica con la creatività. In questo modo potrai ricercare una soluzione anche se questa è totalmente fuori dagli schemi predefiniti.
Questa soft skill deve essere intesa quindi come quella sommatoria delle tue capacità e abilità implicate nella risoluzione delle problematiche viste a 360 gradi. Queste soluzioni devono essere preferibilmente ricercate sia in modo originale sia in modo innovativo. In situazioni complesse è richiesta una tua capacità di flessibilità ed adattabilità che ti consentono di leggere i vari contesti di riferimento e gestire al meglio le stesse problematiche.
Quando attraversi situazioni lavorative particolari la tua esperienza ne fa tesoro e la mette a disposizione per le esigenze future. Queste esperienze passate servono a dimostrare la tua capacità di utilizzare l’immaginazione e sfruttare tutti gli insegnamenti avuti. La valutazione delle diverse situazioni ti consente quindi di sviluppare la capacità di ‘criticare’ ovvero di sviluppare un pensiero autonomo.
Questa soft skill ti consente di svolgere le mansioni senza una costante supervisione facendo appello esclusivamente alle tue risorse. Qualche volta potrai magari anche essere in contrasto con le linee generali ma ti consentirà di avere idee proprie. Questo pensiero è fortemente caratterizzato ed influenzato dalle tue competenze nell’analisi obbiettiva della situazione stessa.
Queste competenze nascono dalla tua rielaborazione esperienziale, dall’osservazione delle possibili cause e relative conseguenze e devono essere fornite in modo chiaro, accurato e con molta precisione.
Le aziende hanno dovuto superare crisi economiche molto complesse e molte di esse sono riuscite a oltrepassare le varie congiunture attuando delle trasformazioni (anche profonde) ma soprattutto innovandosi o rinnovandosi. Proprio per questo la tua capacità di mantenere gli stimoli per una visione diversa, che possa percorrere anche tracciati non troppo percorsi, è vista come un prezioso valore aggiunto.
La creatività è quindi quella soft skill che viene maggiormente considerata in un’ottica futura di sopravvivenza aziendale in un quadro sociale ed economico pieno di cambiamenti e in veloce evoluzione. Le soluzioni innovative hanno infatti differenziato, all’interno di un sistema economico e commerciale, l’andamento finanziario delle strutture in difficoltà.
Nel corso della tua carriera lavorativa potrai correre il rischio di dimenticare il concetto di ‘innovazione’, (al contrario dei giovani della cosiddetta Generazione Z che sono propensi invece all’idea del cambiamento). Questo concetto deve essere inteso anche come modifica di rotta o di diversificazione.
L’essere creativi ti consente quindi di poter avere quell’idea o quell’intuizione che può permettere all’azienda di superare o bypassare indenne un periodo di crisi. La crisi può essere sia di tipo strutturale, sia di tipo economico ma anche (e soprattutto) di idee.
E’ una soft skill fondamentale all’interno di una struttura aziendale in quanto non è soltanto il ‘saper organizzare’ un gruppo di lavoro. Gestire significa soprattutto instaurare una collaborazione basata sulle motivazioni e sulle valorizzazioni dei vari membri. Il continuo contatto deve essere basato principalmente sui feedback che il gruppo manda ad ogni sollecitazione. Un buon leader deve saper spiegare per bene i compiti, ascoltare i consigli o le lamentele.
La corretta attuazione di ciò permette di costruire dei rapporti stabili e resistenti con ogni soggetto del tuo team. Una corretta gestione del gruppo di lavoro consiste anche nel comprendere che ogni persona ha bisogno di sostegno e stimolazione diversi. In questo modo si raggiungono facilmente gli obbiettivi prefissati anche trasmettendo quella determinazione necessaria a migliorare le attività e superare indenni le difficoltà.
Gli interventi sul gruppo di lavoro sono sempre più ricercati e indicano che la capacità di lavorare insieme. In fondo questo significa essere un ‘gruppo’ e non solo ‘un insieme di persone’. Il Team Working è indispensabile in ogni azienda. La tua disponibilità a realizzare e cooperare con gli altri avendo il desiderio di costruire relazioni positive.
Tutti insieme si può raggiungere il compito assegnato, e questa apertura è un fattore indispensabile per la sopravvivenza della stessa azienda. Si tratta infatti di dover organizzare il lavoro da fare insieme ad altre persone, definire le priorità in base alle capacità dei membri del gruppo in modo da poter costruire tutti insieme qualcosa.
In un team è fondamentale la tua capacità di inserimento in questa ‘sinergia’ di intenti. Questa è vista con molta attenzione in quanto richiede un sano equilibrio tra ‘dare il tuo contributo’ e ‘rinunciare al tuo io ed al tuo protagonismo’. Affinché il risultato ottenuto sia dell’intero gruppo e non solo di qualcuno all’interno di esso bisogna quindi essere persone propositive e solari.
In ogni lavoro sussistono dei periodi in cui puoi essere messo di fronte a situazioni che comportano una notevole pressione lavorativa. La capacità non solo di reagire positivamente mantenendo il controllo rimanendo focalizzati sulle priorità, è un elemento fondamentale nella creazione di un eccellente clima di lavoro all’interno di un gruppo.
E’ importante non trasferire sugli altri tuoi colleghi le tue preoccupazioni o tensioni, ma soprattutto la capacità di distinguere, capire e gestire le emozioni, (le tue ma in particolar modo quelle degli altri). Se quando sei in situazioni di stress riesci a riconoscere le cause che ti producono tensione ed a reagire limitando gli effetti nelle tue azioni quotidiane, allora sai gestire il tuo stress e sei consapevole dei tuoi limiti.
Tutto questo, per una struttura che utilizza gruppi di lavoro, significa poter arrivare con maggiore probabilità ed in modo naturale alla chiusura dei vari obbiettivi nei tempi prefissati.
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Questa capacità è molto importante, soprattutto per i manager ed i capo gruppo. Il condividere e l’ascoltare sono due facoltà rilevanti ma quella riguardante il prendere decisioni al momento opportuno è fondamentale, principalmente nei momenti di difficoltà. Diventa quindi ancora più determinante, oltre che più difficile, il saper prendere decisioni efficaci e senza rimandare, in modo da analizzare la situazione o il problema, al fine di individuare (o prevenire) il possibile corso delle azioni.
L’accuratezza e l’attenzione nel valutare ognuna di queste azioni e il peso che hanno all’interno del singolo sviluppo, sono le abilità che consentono di definire i processi che si devono adottare. In questo modo gli eventi (previsti ed imprevisti) possono svolgersi in tutta tranquillità come da programma.
In un gruppo di lavoro la capacità di passare in modo chiaro e sintetico idee ed informazioni facendo partecipare tutti i tuoi interlocutori, unita a quella dell’ascolto e del confronto reciproco è una soft skill di vitale importanza. L’essere utile, sollecito, attento e collaborativo riguardo le esigenze delle persone facenti parte del tuo team, consente di creare quel clima armonico indispensabile per ottenere i risultati nei tempi e modalità previste.
La comunicazione è fondamentale sul luogo di lavoro. Infatti, quando la comunicazione tra le varie parti non funziona, i risultati ne risentono. Cosa fare per migliorare la propria capacità comunicativa e relazionale? Essere gentili con tutti, sorridere e mostrarsi disponibili, mostrare la volontà di instaurare una relazione con i colleghi. Bisogna sapere poi che oltre il 70% della comunicazione è non verbale. Se un collega mi sta parlando e io continuamente mi giro dall’altra parte o guardo il telefono, non potrò mai instaurare una relazione armoniosa e questo avrà degli effetti negativi sul nostro modo di lavorare. Guardare negli occhi, essere attenti e aperti al dialogo migliora il clima lavorativo e aumenta l’efficacia dell’intero team.
Nella vita quotidiana si negozia, sempre, in continuazione e, nelle diverse interazioni con le altre persone, ti puoi affidare all’istinto o all’esperienza. Nell’ambito lavorativo puoi pensare che queste capacità, unite al buon senso, possano essere sufficienti a gestire tutte le situazioni ma sarebbe un errore notevole. Questo accade perché molte di esse richiedono invece una specifica competenza ‘strategica’.
La negoziazione è infatti forse una delle soft skills cruciali più articolate da apprendere, in quanto è il frutto di una serie di qualità di base che devono essere presenti e che devi saper utilizzare adeguatamente. Essere disponibili all’ascolto, riuscire a comprendere sia le ragioni di un comportamento, di un errore o delle idee contrastanti sia le argomentazioni degli altri.
L’arte della negoziazione è anche soprattutto il saper trovare dei compromessi che possano accontentare tutte le parti in gioco, sempre nell’ottica del risultato finale, magari insieme ad un poco di improvvisazione. La negoziazione comporta anche una notevole flessibilità nell’accettare situazioni ma soprattutto idee discordanti. La flessibilità è una qualità che ti viene richiesta in modo da poter valutare la tua adattabilità a ambienti lavorativi variabili, al tuo essere aperto alle novità ed agli imprevisti.
Tutto questo facendo rimanere inalterata la tua disponibilità alla collaborazione con soggetti (colleghi, superiori, clienti, fornitori ecc.) che magari hanno punti di vista completamente diversi dal tuo. Quando cambiano gli ambiti, le situazioni o gli ambienti sul tuo luogo di lavoro è utile che cambino conseguentemente anche le tue risposte, adeguando i tuoi comportamenti alle nuove realtà, persone ed ai nuovi stimoli.
In un rapporto lavorativo (soprattutto se in gruppo) il fatto di prendere delle iniziative personali in misura maggiore di quanto richiesto è sicuramente una grande capacità che viene presa in attenta considerazione.
Se sei un proattivo non devi subire apaticamente l’iniziativa degli altri ma li precedi. Non aspetti che le nuove persone (membri del team o, soprattutto, superiori) possano decidere per te o agire prima di te nella sfera dei compiti assegnati.
In questa capacità rientra, anche se limitatamente alle mansioni a te affidate, la tua facoltà di individuare le tue carenze e le possibili aree di miglioramento in modo da conseguire le nozioni per migliorare in continuazione le tue competenze specifiche.