Nato come progetto per scopi militari, il World Wide Web si è poi trasformato nel grande spazio della condivisione dei contenuti, facendo così di Internet uno dei più importanti progetti dell’umanità.
Se questo è vero, lo è anche la necessità di rendere tali contenuti accessibili a tutti gli utenti, a prescindere dagli strumenti di navigazione utilizzati o da particolari limitazioni sia fisiche sia ambientali.
Proprio da questo principio nasce la Web Content Accessibility Guidelines (WCAG). Si tratta di linee guida definite dalla Web Accessibility Initiative (WAI), parte del World Wide Web Consortium (W3C), che stabiliscono una serie di raccomandazioni per l’accessibilità dei progetti web.
Queste “raccomandazioni”, che attengono a tutti i tipi di contenuti (testuali e multimediali), fissano dei principi ai quali i siti internet dovrebbero attenersi per essere ugualmente accessibili a tutti, indipendentemente dalle capacità tecniche, mentali e fisiche.
La versione attuale della WCAG è la 2.1, una implementazione della 2.0 pubblicata nel 2008, che contiene 17 nuovi criteri. Il loro scopo principale è quello di favorire l’accessibilità delle persone ipovedenti, con disabilità cognitive o difficoltà di apprendimento.
In quest’ottica, la W3C ha inteso “soddisfare le esigenze di gruppi e situazioni diverse”, definendo così tre livelli principali di conformità ovvero:
Chiarito che cos’è la WCAG è ora importante capire perché la conformità alle sue linee guida può impattare sulla presenza e sulle performance di un progetto digitale.
Applicabile a ogni tipo di dispositivo (desktop, mobile, tablet e laptop), la WCAG 2.1 è stata dunque formulata per fornire uno standard condiviso per l’accessibilità dei contenuti.
Basata sulla WCAG 2.0, la WCAG 2.1 definisce una serie di specifiche necessarie all’ampliamento dell’accessibilità e dell’usabilità dei contenuti, con particolare attenzione alle persone con disabilità.
Con lo scopo di rivolgersi a un pubblico quanto più ampio possibile sono stati definiti diversi livelli di orientamento. Questi a loro volta, comprendono i principi globali (Percepibile, Utilizzabile, Comprensibile, Robusto), le linee guida (13 in totale), i criteri di successo (i livelli di conformità A, AA e AAA) e le tecniche sufficienti e consigliate.
Con riferimento ai livelli di conformità A e AA è necessario conoscere i nuovi criteri introdotti, visto che questi potrebbero avere un peso importante sul “successo” di un sito web.
I nuovi principali criteri riguardanti il livello di conformità AA sono:
Per quanto riguarda il livello di conformità A, le novità più importanti sono:
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Il tema dell’accessibilità web è stato affrontato in Italia per la prima volta con la Legge 9/2004 n.4 (Legge Stanca) e da allora la legislazione è stata sempre aggiornata, conformandosi alle linee guida WCAG successive.
Spesso percepite come impegno eccessivamente oneroso o addirittura come ostacolo, le raccomandazioni della WCAG sono in realtà una grande opportunità di crescita e di miglioramento per chi opera in rete.
Scopo di queste linee guida, infatti, è quello di favorire l’inclusione di tutti gli utenti e, quindi, di rendere i prodotti e i servizi online accessibili a tutti.
La conformità ai criteri WCAG non rappresenta dunque solo una “responsabilità” da assumere verso tutti i cittadini (persone con deficit e disabilità, persone con normali problemi di vista o udito, anziani, persone con scarse competenze informatiche, persone con software o hardware obsoleti e così via), ma è anche l’occasione perfetta per far crescere la propria presenza online, rendendola più remunerativa.
È vero che conformarsi alle disposizioni WCAG richiede tempo e investimenti ma è altrettanto vero che i vantaggi ci sono.
In primo luogo, una maggiore personalizzazione del sito si traduce in una sua più marcata usabilità e dunque nella capacità di attrarre una platea di utenti differenti che, grazie alla migliore esperienza di navigazione, ritorneranno su quel sito.
Più utenti, più traffico, più clienti e i vantaggi sono facilmente intuibili.
Migliorare le funzioni di accessibilità influisce positivamente anche sulla SEO; facilitare Google nella ricerca e nell’indicizzazione delle pagine con semplici accorgimenti, come le trascrizioni di file audio o l’inserimento di Tag Alt nelle immagini, può influire sul posizionamento.
Impossibile, poi, non sottolineare come il rispetto di queste linee guida porti naturalmente al “buon sviluppo”, ovvero a un sistema di progettazione e implementazione dei progetti web molto più efficiente ed economico, specialmente sul lungo periodo.
In Dieffetech l’attenzione all’accessibilità dei contenuti web è sempre stata una priorità, per questo l’importanza e la centralità della WCAG è promossa con forza.
Una posizione, questa, ben sintetizzata da Francesco Desiderio, CEO & Chief Solutions Architect in Dieffetech:
“Dieffetech è un’azienda giovane e innovativa che ha sempre messo a disposizione dei clienti il proprio know-how, con un occhio costantemente rivolto alle ultime novità.
Più che una semplice software house siamo dei consulenti digitali, per questo per noi temi come l’accessibilità e l’usabilità dei progetti web sono sempre stati centrali.
Non a caso i prodotti e le soluzioni da noi proposti sono orientati alla personalizzazione, all’innovazione e, chiaramente, alla semplice accessibilità.
L’inclusione degli utenti è fondamentale non solo come ‘impegno etico’ ma anche come requisito di successo di ogni progetto.
Siamo consapevoli che la strada per un’inclusione a 360° è lunga per questo nell’immediato futuro abbiamo deciso di incrementare i nostri sforzi, specializzandoci ulteriormente in questa tipologia di sviluppo”.