Sviluppo APP

Web app o app ibrida? No, grazie. Perché le app native sono le migliori?

Il mondo dei software è suddivisibile in tre grandi famiglie, ciascuna con le proprie caratteristiche e peculiarità. Esistono app native, app ibride e web app ed è importante che tu sappia distinguerle nel modo più accurato.

 

Le applicazioni hanno completamente rivoluzionato il modo di interagire con il web. Da molti sono considerate come la naturale evoluzione del world wide web. In realtà sono uno strumento totalmente differente, che dà un approccio diverso alla navigazione. Il mobile, d’altronde, è diventato parte integrante della nostra quotidianità e le applicazioni sono alla base del funzionamento della navigazione da smartphone e tablet, ma non solo. Qualunque cosa tu voglia o debba fare, oggi hai a disposizione un’applicazione. Vuoi ordinare una pizza a domicilio? C’è l’app. Desideri prenotare un volo? Hai l’applicazione. Ti serve chiamare un taxi? C’è l’applicazione dedicata. L’elenco potrebbe essere infinito e il settore è nel pieno della sua espansione, grazie anche alle nuove tecnologie e metodiche per la realizzazione.

 

Quale app sviluppare? Una scelta importante.

 

Sviluppare un’applicazione non è certamente facile: dietro ognuna c’è un grande lavoro, che richiede importanti conoscenze. Inoltre, si fa presto a dire app: forse non sai che questo meraviglioso macromondo al suo interno ha svariate sfaccettature che determinano la funzionalità di ogni applicativo. Esistono, infatti, app native, app web e app ibride e, probabilmente, tu non ne conosci le differenze. È fondamentale capire quali sono gli elementi che caratterizzano le une e le altre per fare una scelta saggia su quale possa essere l’applicazione migliore per la tua attività.

La diffusione massiva del mobile ha reso necessaria la nascita del mobile marketing, che segue logiche e strategie completamente differenti rispetto a quelle a cui eri abituato quando la navigazione si limitava al solo world wide web. Proprio per assolvere alle nuove esigenze del mobile marketing, quando devi sviluppare la nuova applicazione per la tua azienda è necessario che ti ponga qualche semplice ma fondamentale domanda per non sbagliare l’approccio.

 

Definire gli obiettivi e le priorità

 

Per prima cosa devi visualizzare l’obiettivo della tua strategia digitale, non basandoti solo sulle tue velleità ma guardando con oggettività alla realtà. Considera innanzitutto la disponibilità delle tue risorse, sia economiche che umane, e proietta il risultato nel contesto di riferimento in relazione ai nuovi media. Solo a questo punto puoi valutare se sia meglio sviluppare un’app nativa, ibrida o web.

La tua scelta è determinante per ottenere i risultati che ti sei prefisso. Non esiste una scelta in assoluto migliore delle altre. Sicuramente le applicazioni native sarebbero da preferire per svariati motivi che leggerai più avanti e dovrebbero essere la priorità quando si avvia una strategia di questo tipo, però a volte ci possono essere delle condizioni che impediscono, nell’avvio, lo sviluppo di un’applicazione nativa e allora è necessario ripiegare sulle altre soluzioni.

 

App native: cosa sono e perché sono da preferire?

 

Come puoi facilmente intuire dal nome, le app native, sono applicazioni che nascono e vengono sviluppate nel linguaggio del dispositivo a cui sono dedicate. In relazione alla mobile user experience, oggi si possono distinguere due grandi famiglie di app native: quelle per ambiente Android e per quelle per ambiente iOS. Ognuno di questi ha un suo specifico linguaggio di programmazione, a cui fanno capo linee guida apposite. Per sviluppare app native Android, per esempio, si deve utilizzare il linguaggio Java o Kotlin, mentre per iOS oggi si utilizza prevalentemente Swift. La sviluppo ad hoc per il sistema operativo a cui sono dedicate permette l’esecuzione dell’intero codice sul device mobile, il che permette il massimo sfruttamento delle potenzialità del dispositivo.

 

Vantaggi delle app native

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La completa comunicazione tra device e applicazione è fondamentale per garantire la migliore user experience. L’interazione con tutte (o quasi) le features del device (GPS, rubrica, fotocamera, album foto ecc.) è un vantaggio notevole in un’applicazione nativa, perché ti permette di implementare in maniera pressoché universale le funzionalità della tua applicazione.

Se consideri il lato user, invece, i clienti mobile tendono ad abituarsi facilmente a certe impostazioni e a certi layout. Se l’applicazione è in linea con il sistema in cui è inserita, l’utilizzatore ha una maggiore facilità di comprensione del suo funzionamento, che si traduce in tempi ridotti di gestione e sensazioni positive. Tutto questo porta l’utente a trattenersi per un tempo maggiore all’interno dell’applicazione, anche in caso di assenza di connessione, perché possono funzionare anche offline. Inoltre, proprio per via della struttura ad hoc per ogni sistema operativo, le app native consumano meno batteria, perché meglio integrate con il sistema e con le sue funzionalità.

Non devi sottovalutare l’aspetto delle notifiche push, un’altra funzione estremamente importante nell’ottica del mobile marketing per stabilire una connessione diretta con gli utilizzatori. Sono uno strumento di comunicazione immediato, che agevola notevolmente la fruizione del sistema. Chi desidera avere nel proprio device l’applicazione nativa della tua azienda può reperirla facilmente dallo store (App Store su iOS o Google Play su Android), il che dà alla tua applicazione la massima diffusione.

 

Web app: soluzione low-cost con molti (troppi) limiti

 

Le web app sono delle applicazioni che simulano l’interfaccia di un’app nativa ma di fatto sono delle normalissime app web based, la cui funzionalità è estremamente limitata. Non possono interagire con l’hardware e con gran parte del software nativo del device, il che è una grossa pecca in termini di fruibilità e di user experience.

Tuttavia, il più grosso limite delle web app è che basano il loro contenuto interamente su quello presente sul web. Questo rende l’applicazione web-based totalmente incontrollabile, se si considera la dinamicità dei contenuti di una pagina web. Non essendo in alcun modo controllabile e gestibile nei suoi contenuti, Android e iOS non ne permettono la presenza sui loro store, quindi hanno una visibilità estremamente ridotta.

Non tutto è negativo in un’applicazione web-based, ci sono alcuni aspetti positivi come il by-pass dell’approvazione del market oppure la scrittura con Markup HTML, che riduce i tempi e i costi dello sviluppo. Tuttavia, questi aspetti positivi possono controbilanciare efficacemente i lati negativi delle app web-based? La risposta è negativa, soprattutto se hai intenzione di avviare un progetto di mobile marketing efficace e professionale sul lungo termine, per il quale hai la necessità di avere a tua disposizione i migliori strumenti possibili.

 

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App ibrida: il compromesso può essere una buona soluzione?

 

Quando si tratta di soluzioni di compromesso bisogna sempre valutare con attenzione quali sono gli elementi che vengono mixati tra loro per ottenere il risultato, tanto più quando si parla di web. Se sei alla ricerca di una definizione per app ibrida, per capire meglio in cosa consiste, questa potrebbe descriversi come “un sito web in un involucro nativo” come viene definita sul web. Ciò significa che gli sviluppatori hanno lavorato con le linee guida dell’ambiente di destinazione per strutturare un quadro di base per far funzionare l’applicazione, esattamente come funziona per lo sviluppo di app native, ma in realtà i contenuti provengono direttamente dal web.

L’applicazione web viene creata con linguaggio JavaScript oppure HTML5, si muove in un guscio nativo ma prende tutte le informazioni da una pagina web volta per volta. È il principio di base del funzionamento delle applicazioni dei social network, Facebook, Twitter e Instagram su tutti, ma in generale di tutte quelle che hanno necessità di attingere a informazioni continuamente aggiornate (home banking, social network e shopping online, per fare qualche esempio). Benché si basino su una logica prettamente web-based, l’involucro nativo le rende adatte per la commercializzazione nei market degli ambienti operativi.

Inoltre, grazie all’interfaccia standard HTML, puoi replicarle e renderle facilmente multi-platform. Proprio questo aspetto, che a prima vista ti potrebbe far pensare alle app ibride come soluzione ideale, in realtà è l’elemento più discriminante. Se ti fermi a ragionare sul fatto che sono applicazioni neutre, che possono funzionare su qualsiasi piattaforma, allora risulta evidente che lo sviluppatore non può accontentare e assecondare allo stesso modo e con la stessa efficacia gli utenti Android e iOS. Se sei alla ricerca di un prodotto d’eccellenza per avviare una strategia di mobile marketing, non è questa la soluzione ideale per raggiungere il tuo scopo.

 

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App nativa o app ibrida? User Experience first!

 

Dal punto di vista delle prestazioni, ovviamente le app native sono in cima a tutte le preferenze. Le linee guida Android e iOS sono quasi agli antipodi, troppo diverse per realizzare un’applicazione in grado di eccellere in entrambe le piattaforme. Le applicazioni native hanno la reattività nel loro DNA, è come se fossero degli abiti sartoriali cuciti su misura. Tutto è disegnato per funzionare al meglio in un determinato ambiente, senza adattamenti. È tutto già presente sul telefono e pronto all’uso, al contrario delle app ibride che devono reperire le informazioni dai server online. Questo comporta l’inevitabile rallentamento, dovuto al potenziale sovraccarico di richieste, che influisce sulle performance dell’applicazione.

Anche in questo caso, se hai fretta di proporre la tua applicazione, la soluzione ibrida ti permette di risparmiare tempo (e budget) ma a discapito della user experience, quindi potresti non raggiungere i risultati a cui miri e, in più, alla lunga potresti paradossalmente spendere più tempo per il suo sviluppo. Infatti, potresti trovarti a fare i conti con i reclami degli utenti, dovendo intervenire man mano per risolvere i problemi derivanti da una progettazione agnostica, che ti portano via più budget e tempo del previsto.

In conclusione, sicuramente se scegli di partire con lo sviluppo di un’applicazione nativa devi affrontare un investimento iniziale maggiore e allunghi i tempi di comparsa sul mercato. Questo, però, ti dà la certezza di uno strumento preciso, funzionale ed efficiente, capace di soddisfare appieno le aspettative lato user.

 

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