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I vantaggi della User Experience e le leggi dell’usabilità

Abbiamo analizzato cosa sia la User Experience e quali falsi miti la circondano. Cosa si intende invece per usabilità di un sito o di una applicazione? Quali vantaggi reali porta la progettazione dell’esperienza utente al tuo business?

 

 

Continua il nostro viaggio attraverso le meraviglie della User Experience. Dopo aver sfatato alcuni miti nella parte precedente, oggi ci chiediamo: quali sono i vantaggi della progettazione della User Experience? Perché un imprenditore, una start-up o un’agenzia dovrebbero considerare seriamente di investire nella stessa?

Vediamo di seguito cinque vantaggi diretti e due vantaggi indiretti.

 

I vantaggi diretti della User Experience

 

Prodotti che soddisfano i bisogni degli utenti – Se nel processo di progettazione mettete gli utenti al centro, il vostro prodotto finale dovrebbe soddisfare le loro esigenze. Questo si traduce in prodotti di qualità superiore che soddisfano gli standard più elevati e quindi vi permettono di avere anche un margine di profitto più alto.

 

Prodotti che richiedono meno aggiustamenti dopo il rilascio – È più economico e più semplice modificare schizzi, wireframe e prototipi piuttosto che modificare un prodotto dopo il lancio. La User Experience consente a un’azienda di elaborare ciò che non funziona e quindi di abbandonarlo prima della fase di sviluppo piuttosto che dopo.

 

Prodotti che sono meno rischiosi per la reputazione dell’azienda – La User Experience è una misura di qualità. Quando rilasci prodotti che gli utenti amano usare e che soddisfano le loro esigenze, la tua reputazione aziendale crescerà. Al contrario, se le cose non vanno bene, la tua reputazione ne risentirà.

 

Prodotti che sono più in linea con gli obiettivi – Se si definiscono le esigenze dell’utente e quindi si progetta pensando agli utenti, ci dovrebbero essere molte meno distorsioni. Questo facilita la gestione del budget per un progetto e la definizione di un calendario di consegna.

 

Prodotti che sono competitivi – Svolgere in modo corretto una ricerca di UX ti porterà a sapere cosa stanno facendo i concorrenti e come il tuo prodotto sarà “migliore”. Il design in questo modo si basa sulle prove e non sulle “sensazioni viscerali” di un responsabile o del team di sviluppo.

 

Questi benefici diretti portano anche ad alcuni benefici indiretti.

 

I vantaggi indiretti della User Experience

 

Costi inferiori per l’attività di sviluppo del prodotto – I progetti che vengono definiti, secondo delle tempistiche e un budget precisi, sono meno costosi di quelli che vengono continuamente ridefiniti.

The only thing more expensive than writing software is writing bad software.

– Alan Cooper

Soddisfazione del cliente – Se la UX per un prodotto è buona, avrai clienti felici che non avranno bisogno di chiamare il tuo team di supporto o il customer service. Anche questo riduce i costi.

 

Che cos’è l’usabilità?

 

L’usabilità è un insieme di pratiche che rendono il tuo prodotto utile, usabile e di valore. In poche parole semplice.

L’usabilità mira a rispondere alla domanda: “l’utente può raggiungere il suo obiettivo”? Invece la domanda che definisce l’esperienza utente può essere formulata così “l’utente ha l’esperienza più piacevole possibile”?

In poche parole un sito usabile permette un’esperienza positiva all’utente che riesce a capire come usarlo per raggiungere i suoi obiettivi, senza dover effettuare uno sforzo cognitivo eccessivo.

Al contrario, un sito web poco usabile causa frustrazione negli utenti che si trovano ad effettuare tanti click prima di arrivare dove volevano, oppure abbandonano subito il sito perché non si sentono più interessati o coinvolti da quello che vedono in prima pagina. Sicuramente capita a tutti prima o poi di avere esperienze negative imbattendosi in siti web in cui non si capiva niente.

 

Le 3 leggi di usabilità di Krug

 

Come si può migliorare l’usabilità del proprio sito web aziendale oppure di un altro prodotto digitale: app, software, e-commerce, eccetera?

Tornano utili in questo caso le 3 leggi di usabilità di Krug, che possono essere applicate fin da subito.

La prima legge è: ‘Non costringermi a pensare.’

Che cosa significa “non costringermi a pensare”? Quando navigo un sito web che non mi costringe a pensare inizio subito a orientarmi e a dirmi “OK, qui ci sono le categorie di prodotti, qui le offerte speciali, qui ci sono computer, portatili… ecco il monitor, ecco quello che cercavo!” Il percorso è quindi molto fluido.

Invece quando guardo una pagina che mi costringe a pensare, la confusione sarà grande: “Da dove comincio? Dov’è la navigazione? Perché si chiama così? Perché si trova qui? Questo è cliccabile?” Un’esperienza frustrante difficilmente mi porterà a continuare la navigazione.

Ricordiamoci che quando si tratta del web, aumentare inutilmente il carico di lavoro cognitivo dell’utente distrae la sua attenzione da quanto sta facendo. Di regola alle persone non piace “rompersi la testa” su come fare le cose e il nostro compito di programmatori, designer e comunicatori è di rendere le cose ovvie e facili.

 

La seconda legge dice: ‘Non importa quanti clic devo fare, se ogni clic è frutto di una scelta che non richiede impegno e non è ambigua’.

Questa legge va a sfatare un altro grande mito sulla UX ossia che tutte le pagine web dovrebbero essere accessibili in 3 click. Niente di più falso.

Attraverso alcuni test di usabilità è stato scoperto infatti che il numero di click non influenza necessariamente la soddisfazione dell’utente o la percentuale di successo.

Ciò che davvero conta è la facilità di navigazione, una costante scia di informazioni sul cammino dell’utente. Se non fai riflettere l’utente sui click, questo non si preoccuperà di doverne fare qualcuno in più.

 

La terza legge ci spinge a omettere le parole inutili. L’ultima legge di Krug infatti riguarda la scrittura per il web e recita: ‘Liberatevi della metà delle parole in ogni pagina e poi liberatevi della metà di quelle che rimangono’.

Le persone sul web leggono parola per parola solo quando sono realmente interessate al contenuto. Solitamente scorrono le pagine alla ricerca di parole evidenziate, header significativi, brevi paragrafi e liste da scorrere. Poiché hanno fretta di trovare l’informazione che gli interessa davvero, saltano ciò che considerano irrilevante.

Dunque non aspettarti che le persone leggano del contenuto che non sia facile da scorrere o che sia per loro irrilevante. Quindi lunghi blocchi di testo, informazioni non necessarie, un linguaggio promozionale o del semplice “parlottare” dovrebbero essere evitati sul web.

 

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